Cara Lombardia, collaboriamo di più?

Un appello per chi si candida al Consiglio Regionale nel collegio di Milano Città metropolitana e alla carica di Presidente di Regione Lombardia

Da oltre un anno attraverso la campagna “Sai che puoi?” ci impegniamo a fare di Milano una città più giusta e collaborativa. Lo stiamo facendo con le oltre 10.000 persone e 500 associazioni dell’area metropolitana che abbiamo coinvolto finora nelle nostre iniziative comuni. Ogni volta che è possibile lo facciamo anche insieme alle persone elette nei Consigli comunale e municipali e alla Giunta, perché sappiamo che per produrre vero cambiamento la politica e le istituzioni sono indispensabili.

Sappiamo anche che il Comune e la Città Metropolitana di Milano, però, da soli non bastano, e che Regione Lombardia finora ha fatto troppo poco su molti dei temi per i quali ci battiamo e sui valori in cui crediamo.

Tre esempi?

⥤ Per l’ambiente, la salute e la mobilità – di cui ci occupiamo con “Città delle persone” – la Regione Lombardia può giocare un ruolo fondamentale nel rafforzamento e nella capillarità del trasporto pubblico, a partire da Trenord: ogni giorno più di 630.000 automobili entrano a Milano, scegliendo l’automobile privata in una delle aree più inquinate d’Europa (con un aumento della mortalità del 6% per clima e aria). Vogliamo, per esempio, che le deroghe ad Area B “Move-In” diventino un sistema di incentivi “Move-to-TPL”, e che aumenti il sostegno regionale ad ATM e alle altre aziende del Trasporto Pubblico Locale, prediligendo un crescente ricorso a mezzi a bassa emissione (bus elettrici, tram, filovie)

⥤ Per la cura del territorio – urbano ed extraurbano – la Regione dispone di strumenti potenzialmente molto efficace, come la legge Regionale per il governo del territorio e quella sul consumo di suolo. Vogliamo che eventuali nuove infrastrutture, o la rigenerazione di quelle esistenti, siano davvero sostenibili e utili alla collettività o non siano affatto, a partire dagli investimenti del PNRR e dalle opere e dalla gestione delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.

⥤ Per ridurre le disuguaglianze, Regione Lombardia è ad esempio responsabile dell’approvazione della Legge Regionale sui servizi abitativi, oltre che soggetto controllante di ALER Milano, che possiede e gestisce 70.000 alloggi popolari nel territorio metropolitano. Riqualificare e assegnare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica – oltre a rispondere al bisogno abitativo – è anche uno strumento di supporto alle famiglie di in condizione di povertà energetica e può costituire uno dei pilastri delle politiche di mitigazione climatica e di miglioramento della qualità dell’aria, portando alla creazione di posti di lavoro stabili e di qualità. Ugualmente, la Regione è responsabile di definire i criteri e stanziare le risorse per il Diritto allo Studio Universitario, uno strumento che – se ben usato – può contribuire significativamente a superare le disparità connesse alle condizioni socio-economiche di partenza. Vogliamo che il diritto alla casa e il diritto allo studio siano diritti per davvero, e che lo siano per tutti.

Cambiamenti di così grande portata non si possono ottenere da soli. La misurazione della fiducia nelle istituzioni del Paese, per giunta, ci dice che la Regione è percepita come un’istituzione lontana, nonostante nella realtà si occupi di questioni che toccano da vicinissimo le vite delle persone.

Per questo una Legge Regionale sulla partecipazione ci sembra uno  strumento prezioso: può contribuire a ridurre questo divario, consentendo una maggior informazione, consapevolezza e accesso diffuso alle attività dell’amministrazione regionale. A differenza di Toscana, Emilia Romagna, Marche e Puglia, Regione Lombardia non si è ancora dotata di questa legge, ma un governo regionale dove la collaborazione tra istituzione e cittadinanza diventa la norma può essere uno strumento potente per disegnare e attuare politiche efficaci di fronte alle grandi sfide sociali e della transizione ecologica giusta.

Ti candidi?

Se ti candidi alle elezioni regionali (alla carica di presidente, o alla carica di consigliere/a nel collegio di Milano Città Metropolitana), ti proponiamo quindi di prenderti due impegni da mantenere in caso di elezione:

  1. Impegnarti affinché i poteri di Regione Lombardia siano effettivamente utilizzati per fare di Milano metropolitana un’area più giusta e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale insieme, coerentemente ai valori e ai temi sopra menzionati.

  2. Impegnarti per la promulgazione di una legge regionale sulla partecipazione, anche prendendo spunto da quelle già in vigore in altre Regioni, affinché le politiche e i progetti più trasformativi possano risultare più efficaci se preceduti da processi di consultazione e ascolto strutturato dei (più) diversi portatori di interesse.

Chi ha firmato?

Tra le persone candidate alla carica di presidente:
Pierfrancesco Majorino ha firmato

Partito Democratico
Paola Bocci, Pietro Bussolati, Silvia Carabelli, Eugenio Comincini, Diana De Marchi, David Gentili, Alfredo Negri, Maso Notarianni, Lorenzo Pacini, Rosa Palone, Paolo Romano, Carmela Rozza, Sara Santagostino

Patto Civico per Majorino Presidente
Alicia Ambrosini, Giulia Crivellini, Monica Frassoni, Alessandro Macchi, Serena Masi, Luca Paladini, Francesco Pompa, Francesca Ulivi, Michele Usuelli, Giovanni Zais

Alleanza Verdi Sinistra
Daniele Durante, Daniele Farina, Chiara Lugarini, Daniela Padoan, Nausica Pezzoni, Laura Vecchi

Movimento 5 Stelle
Renée Polesel

L’elenco verrà aggiornato fino all’8 febbraio. Intanto puoi iscriverti alla nostra newsletter e seguirci su Instagram